Proprietà residenziale di prestigio con ampi spazi di utilizzo - Arezzo

Proprietà residenziale di prestigio con ampi spazi di utilizzo - Arezzo

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Introduzione

 

Prestigiosa proprietà di interesse storico collocata in uno dei punti più suggestivi del centro, a pochi passi dalla Pieve e da Piazza Grande. Le caratteristiche che compongono la struttura la rendono perfetta sia come residenza signorile, sia per un eventuale utilizzo commerciale, in considerazione degli ampi fondi a lato strada e alla posizione particolarmente strategica in cui si trova

 

  • Tipologia: Residenziale
  • Metri quadri: 300
  • Numero Locali: 6
  • Classe Energetica: in fase di richiesta
  • Prezzo:700'000 €


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Descrizione


Gli ambienti interni, in ottimo stato di conservazione, sono un glorioso tributo alla storia di Arezzo, dalle origini fino ad oggi. Possiamo trovarne testimonianza attraverso i particolari più visibili, tra cui alcuni belissimi affreschi che decorano gli ambienti, e nelle parti strutturali più "nascoste".

Il salone ci accoglie con un abbraccio caldo e luminoso, con i pavimenti in cotto e dei belissimi soffitti a cassettoni. Qui troviamo un antico focolare con uno stemma scolpito sul caminetto.

Spostandoci verso la cucina non si può che rimanere ammaliati dalla rappresentazione di una madonna in trono con Gesù bambino al quale la madonna offre dei fiori, riparata da una nicchia ricavata nella parete.

Un'altra sensazione di stupore la si prova entrando nella camera da letto padronale con pareti adornate e variopinte che esaltano gli spazi.

Questa proprietà ha una lunga storia, con radici antichissime e passaggi di proprietà tra famiglie importanti come i Marsupini, i Barbolani e i Redi.

Già in epoca Etrusco-Romana dove ora c'è via Bicchierala esistevano delle abitazioni, lo si capisce dalle murature e dalle volte delle cantine. Nel periodo che va dal 1000 al 1200 nasce sulle fondamenta pre-esistenti la facciata della casa.

Le pietre conce dell'arco al n. 23, la spalletta sempre in bozze di pietre conce a livello stradale, per meglio difendersi dalle aggressioni, lo testimoniano.

Nei tre secoli che vanno dal 1200 al 1500 il palazzo come altri della strada, era una proprietà della famiglia Marsupini che li abitava, più precisamente nella casa che fa angolo con via Cesalpino (ex Banca d'Italia). Il più autorevole personaggio è Carlo Marsupini che nel 1400 ricoprì l'incarico di Segretario della Repubblica Fiorentina.

È negli anni che vanno dal 1400 al 1450 che in una nicchia dell'appartamento viene fatta affrescare una madonna in trono con Gesù bambino al quale la madonna offre dei fiori.

Nell'arco della nicchia si può notate l'agnello di Dio e, nella spalletta di destra, S. Agata con in mano le tenaglie che trattengono un dente estirpato. La spalletta di sinistra è stata probabilmente distrutta a seguito di lavori, e quindi perduta per sempre.

La somiglianza con altre rappresentazioni fanno pensare al "Maestro di Pieve a Sietina" o a "Lorentino di Andrea cuoiaio" seguace di Piero della Francesca con cui lavorò in San Francesco ad Arezzo, o addirittura al di lui figlio Angelo. Tutti e tre attivi nel periodo e nei luoghi citati.

Dopo il 1500, ma più verosimilmente intorno al 1600 nella casa abita un "Barbolani", nobile aretino e "Bali" comandante della fortezza Medicea di Arezzo. Lo stemma scolpito sul caminetto di camera è della famiglia Barbolani.

Alla fine del 1600 la casa passa alla famiglia Redi; All'epoca una delle famiglie più illustri della città. Risale a questo periodo la decorazione della camera 1750 circa.

L'occasione come si può vedere dai riquadri sopra le porte è data dalla nascita di un erede maschio. I pannelli con paesaggi invece, fanno pensare a proprietà appartenute alla famiglia.

Le decorazioni della stanza risalgono al periodo dell'occupazione Napoleonica e ne risentono l'influenza neoclassica. Si tratta di allegorie e muse dipinte a calce, in parte su fondo fresco, in parte secco.

I soffitti a cassettoni sono di periodi diversi. Le stanze fronte strada sono indubbiamente "cinquecenteschi", così come la cornice marcapiano esterna in pietra. Mentre i riquadri delle finestre sempre in pietra risalgono al 1400, e quattrocentesco è anche il soffitto a cassettoni delle stanze interne.

Il portale in pietra di ingresso all'appartamento è del 1500 mentre i capitelli e i peducci in pietra delle scale sono del 1400.

I peducci e i capitelli in pietra del fondo fronte strada sono del 1500. Di buona mano e del tutto simili a quelli presenti nel primo ingresso del palazzo comunale di Arezzo.



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